Nuova Antologia

Sul terzo numero di Nuova Antologia 2017, la mia intervista a Serena Ricciardulli

La sua è una scrittura dinamica e diretta. Anche nel narrare di vicende e casi umani, Serena Ricciardulli scansa giri di parole e parla chiaro ad ogni target di lettore. Deve essere per questo che il suo romanzo d’esordio “Fuori piove” (Bonfirraro Editore) sta avendo un successo che lei stessa definisce “incredibile e inaspettato”. Il genere è corale, il colore rosa, lo stile urban glamour, ambientato in una suggestiva cornice labronica -piuttosto che statunitense, benché per un periodo le cinque protagoniste a New York ci finiscano davvero. Cinque donne, cinque amiche, cinque identità fortemente caratterizzate e differenti. Le “Streghe”, come vengono affettuosamente chiamate da uno dei loro compagni. Cinque vite che si intrecciano e si legano indissolubilmente, nonostante le vicissitudini della quotidianità e le inquietudini che ciascuna si porta dentro.
“Così come qualsiasi persona reale –commenta l’autrice- anche le mie protagoniste, son chiamate a fare i conti con una realtà in continuo movimento, che cambia e che le fa cambiare, o comunque le costringe a rimettersi costantemente in gioco”.
Anna, Marta, Laura, Tina e Lory. A tu per tu con l’autrice domando se l’idea di questo gruppo sia frutto intero dell’immaginazione o piuttosto contenga almeno uno spicchio autobiografico.
“Sono una psicoterapeuta, non una scrittrice professionista- commenta Ricciardulli, emozionata per il vortice che grazie alla fortuna del suo romanzo la trascina in esperienze nuove ed esaltanti come il Salone del Libro di Torino-. Quando ho scritto Fuori piove l’ho fatto quasi per gioco, eravamo nel periodo di Natale e volevo regalare agli amici più cari qualcosa di speciale”
Qualcosa che quegli stessi amici non solo hanno apprezzato, ma amato e sostenuto al punto tale da incitare la giovane livornese a cercare un editore e pubblicare la sua opera prima. Poi l’incontro fortunato con Samantha Bruzzone, editor e moglie dello scrittore Marco Malvaldi, e il contratto con l’editore siciliano Bonfirraro. Tutto rapido e sorprendente come un acquazzone estivo, “Fuori piove”, appunto.
Intanto, dalla quarta di copertina, la Bruzzone consiglia ai lettori che si accostano per la prima volta al libro: “Mettiti comodo. Ti consiglio anche di spegnere il cellulare. Nelle prossime due ore non vorrai essere disturbato perché stai per conoscere cinque amiche. E con loro tutte le donne che hai già incontrato nella tua vita…”
La versione integrale dell’intervista è disponibile sulla rivista Nuova Antologia, nel numero di giugno-settembre 2017 (info:www.nuovaantologia.it)