Mini romanzo in arrivo.
Una piccola, strana storia autobiografica
Il mio prossimo romanzo uscirà a breve. Sarà un libro sottile, con un numero essenziale di parole.
Un “mini romanzo”, come amo definirlo. Ho limato e asciugato questo testo fino a quando la storia si è mostrata nella sua nudità, con l’intento di fornire all’immaginazione del lettore un abbozzo di direzione da seguire, piuttosto che un’autostrada senza uscite. E di tutti i libri che ho scritto è forse questo quello più intimamente auto biografico. La Lidia del racconto sono io. Non nei passaggi della trama, come sarà facilmente intuibile per chi avrà voglia di leggerlo. Piuttosto nell’odissea delle emozioni, nella deriva psicologica ed emotiva che l’esperienza della perdita comporta per un genitore, per una madre.
E mi sono chiesta se, prima o poi, saprò smettere di pensare a Sofia, dopo averle lungamente promesso di lasciarla andare.
La questione non è la nostalgia, piuttosto quel che resta di noi stessi dopo lo strappo. Quale tipo di vita possa essere ricostruita, su che basi e prospettive possa poggiare il futuro. E, alla fine, quale ruolo permetteremo di interpretare alle persone che ancora ci circondano, ai superstiti del quotidiano.
A queste domande, che mi accompagnano da anni con un movimento costante di ritorno, non ho neanche cercato di dare risposte, perché non ce ne sono. Solo la storia può darne, scrivendosi da sola e avanzando senza sosta nè pietà verso il futuro.
Però, una cosa posso dirla con certezza: a quanti prenderanno tra le mani le mie pagine, presenti o passate, dico grazie. Un grazie sincero e sentito, come quello che si deve riservare a coloro che con un gesto non dovuto, si ritrovano a fare grandi cose per il prossimo.
Non importa quale libro abbia deciso di leggere, ogni lettore compie grandi cose per me, e sta comunque contribuendo a realizzare un sogno che ha poteri abbastanza sovrumani da mantenere saldo il mio entusiasmoper la vita.
Il mio sogno, quello di raccontare e di poter continuare a farlo.
Vostra Caterina