Simonetta Agnello Hornby: Schiavitù dei personaggi sull’autore
E’ fresco di stampa l’ultimo numero di Nuova Antologia, e per noi autori si tratta di qualcosa di particolarmente importante perché segna la conclusione del sodalizio con la stamperia Mondadori. Il prossimo numero sarà, evidentemente, ancora più importante perché per contro all’amarezza di una separazione offrirà la speranza e le buone intenzioni di un inizio, un capitolo nuovo che Nuova Antologia scriverà al fianco dell’editore Polistampa di Firenze. La rivista torna quindi a casa, la sua cara, vecchia città dalle stradine strette e i tetti rossi.
Questo significherà, in termini pratici, un miglioramento sostanziale della distribuzione e reperibilità dei numeri, che saranno finalmente disponibili online.
Intanto, nel volume appena uscito, ho avuto la soddisfazione di inserire un mio articolo dedicato all’autrice di narrativa Simonetta Agnello Hornby, che ci racconta del suo ultimo lavoro Caffè amaro (Feltrinelli Editore) “Un romanzo storico -ama definire la nota autrice-, perché per metterlo insieme ho dovuto studiare moltissimo.”
Tra le confessioni che la Hornby rilascia a Nuova Antologia nel corso della nostra intervista, c’è la curiosa ammissione “Non sono mai stata schiava di nessuno…tranne che dei miei personaggi” e l’altrettanto inattesa “Scrivendo questo libro, cercando e ricercando, ho scoperto cose orribili su me stessa, sia come italiana sia come siciliana (…) E’ pur vero, però, che il senso di vergogna nell’apprendere certi fatti degradanti ha prodotto in me il bisogno di rimediare oggi, in qualche modo, agli errori commessi dalla mia gente nel passato”.
Per leggere l’intervista completa e non solo (sono oltre 400 le pagine di approfondimenti, curiosità, testi inediti di narrativa, storia, filosofia, arte e scienza offerti dalla rivista), potete ordinare la vostra copia di Nuova Antologia scrivendo a fondazione@nuovaantologia.it