Storia di una “generatrice di miracoli” che ha scelto di spiccare il volo
La sera del 30 dicembre 2017 la mia Sofia ha spiccato il volo verso il cielo. Sono cose che agli angeli come lei possono anche capitare. Per quanto riguarda me e Guido, poveri comuni mortali, non abbiamo potuto fare altro che lasciarla andare. Il volere delle anime superiori non si discute. E non c’è niente che si possa illudersi di fare per convincerle a restare. Sofia ha scelto di andare, e adesso penso a lei senza più riuscire a immaginarla mia, sotto nessuna forma né alcuna consistenza. Lei è emozione in estasi. E’ grande, più grande, matura come un frutto paradisiaco. E’ luce che si espande, musica che pervade e riempie. Ora mia figlia non è più mia figlia, è la grazia, la sorgente. E averle permesso di liberarsi del corpo che la imprigionava è stata la scelta più dolorosa e consapevole della mia vita.
A te, mio unico tesoro, mio amore puro, dedico questa ballata che, ormai ne sono certa, ti sei scritta da sola…come sempre hai fatto con tutte le cose cui hai tenuto. Io e tuo padre? Due strumenti indegni ma innamorati della tua volontà che restano in attesa delle prossime istruzioni. E adesso, mia potentissima generatrice di miracoli, buona luce eterna…
Leggenda dice che un filo rosso lega il polso mio col tuo
Qualunque sia il tempo
Ovunque lo spazio
Sarai con me a tracciare i segni di un destino
Leggenda vuole che fossi mia prima di vivere
Che fossi tuo dopo esser morto
Dall’alba della nascita alla vertigine del tramonto
Leggenda vuole che sia tu
Generatrice di miracoli
Tempo di Dio
Grazia che matura
Solo noi, e Tu mi guardi
Se lo so che nulla esiste per davvero…
Chiudi gli occhi
Leggenda impone che rinneghi il mio dolore per il tuo
Che sia vero, che sia onesto
Che sacrifichi un cuore gravido al tuo cospetto
Leggenda vuole che carezzi sabbie arse
come grani di vita caldi
Che stacchi da me pezzi di memoria
Che venga a te senz’altro che ferite e gloria
Leggenda vuole che sia tu
Generatrice di miracoli
Tempo di Dio
Grazia che matura
Solo Noi, e Tu mi guardi
Se lo so che nulla esiste per davvero…
Chiudi gli occhi
Leggenda chiede che d’ora in poi io non sia più
Che parli lingue lontane
e svenda sogni per una fede sincera
Leggenda impone che più niente sia d’ostacolo
nella luce di una sera
l’illusione di un miracolo
Nel futuro solamente mi riempio il respiro
Con la mano sulla terra spazzo l’orma del ricordo
Tutte quante le mie forze per respingere un destino
l’orizzonte ha pezzi rotti che non trovano un accordo
E l’anima concentra il sentimento
Nel solo tuo pensiero
Leggenda vuole che sia tu
Generatrice di miracoli
Tempo di Dio
Grazia che matura
Solo Noi, e Tu mi guardi
Se lo so che nulla esiste per davvero…
Chiudi gli occhi
Io la porta al tuo dolore che ora è tardi.
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