Questi ultimi momenti che mi separano dalla pubblicazione di “T’insegnerò la notte” mi ricordano qualcosa…A vent’anni o poco più, quando frequentavo la facoltà di giornalismo, ricordo che come molti altri studenti anche io facevo nottata. Però non per studiare (sono sempre stata una di quelle che ragiona meglio di giorno, magari stando chinata sui libri anche dodici ore di seguito, a cominciare dalla mattina presto, ma la notte lasciatemi dormire), piuttosto per essere tra i primi ad iscriversi agli esami. Il fatto stupiva parecchio i miei compagni di corso, che invece tentavano sempre di piazzarsi più o meno a metà della lista, di modo da poter valutare gli esami degli studenti che venivano prima. “Almeno posso sentire le domande che farà la Prof.” mi dicevano. Oppure “Ascolto le risposte degli altri, prendo appunti e imparo”. Io capivo perfettamente il loro punto di vista, e per certi aspetti avrei anche voluto condividerlo…ma proprio non ci riuscivo. Ascoltare gli esami degli altri mi provocava ansia, un senso di empatia talmente forte da farmi rischiare di arrivare al mio turno stremata, per il fatto di essermi oltremodo emozionata durante le interrogazioni degli altri. L’attesa mi ha sempre logorato, come a dire “leviamoci presto il dente che duole” così da non doverci pensare più, uscire dall’università con l’esame in tasca potendosi ancora godere una giornata intera di sole, magari, festeggiando con una bella passeggiata in centro. Da allora, per quanto mi riguarda, non è cambiato niente. Il lato pionieristico di me è rimasto identico. Quando aspetto con ansia qualcosa, sono in cima alla fila con le costole schiacciate contro la barricata, pur di avere al più presto la mia chance di ottenerla. Ebbene, da ieri sera il mio prossimo romanzo è entrato nel catalogo dell’editore Pagliai tra le opere “in preparazione”… il che significa che tra alcune settimane potrò finalmente tenerlo tra le mani. Volevo condividere con voi questo momento prossimo, che già da adesso provoca emozioni tali da non farmi più stare nella pelle.
Qua la prevendita