interviste,  Nuova Antologia

Vittoria Puccini: “Unita” si vince!

È stata la prima donna italiana inviata di guerra. È stata una ragazza borderline rinchiusa in un manicomio. È stata una madre condannata da un tumore che le impedirà di veder crescere sua figlia. È stata moltissime donne, negli anni, ed ogni volta lei era vera, compenetrata a tal punto che lo scorso maggio l’abbiamo vista vestita di un magnifico rosa Valentino, quando con eleganza prendeva il suo posto tra le protagoniste del Premio David di Donatello, sfiorando il titolo di miglior attrice.
Vittoria Puccini,  di lei stiamo parlando. La Vittoria attrice, ma non solo. Nell’intervista gentilmente concessa a “Nuova Antologia” impareremo a conoscere i pensieri della giovane Vittoria, agli albori di quella che sarebbe diventata una carriera brillante, di Vittoria madre e soprattutto  donna, impegnata sia dal punto di vista professionale che umano, con la fondazione dell’associazione Unita (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo), per la tutela dei diritti degli interpreti sia di prosa che di cinema.
Questa giovane donna, dalla mente propositiva e dall’aspetto botticelliano, è una “self made woman” che nasconde un animo appassionato manifesto, a ben guardare,  nei mille volti dei personaggi interpretati, da cui riesce ad assorbire  la fortezza e le fragilità. Una donna di cui in appena quaranta minuti ho imparato ad apprezzare una sensibilità non comune, mentre mi confessa di emozionarsi sempre di più per il proprio lavoro mano mano che l’età avanza, e di accettare solo ruoli per cui teme di non essere all’altezza, perché bisognosi di un maggior impegno da parte sua, ma che in cambio le permetteranno di crescere come artista ed essere umano.
La femminilità? Una questione di personalità: non esistono stereotipi da seguire, l’importante per ogni donna è  sentirsi autentica, profonda, inconfondibile, come lei d’altronde sa essere. Tra i suoi sogni c’è quello di continuare a sfidarsi con ruoli sempre diversi, ma soprattutto c’è la volontà di combattere, in prima persona e con l’aiuto di tanti colleghi illustri di cui ha saputo guadagnare stima e affetto, per costruire un futuro migliore ai lavoratori dello spettacolo, duramente colpiti dalla pandemia e ancor prima dalle tante, troppe ingiustizie che derivano dalla carenza di una regolamentazione efficace per la categoria professionale. Un’intervista, quella con Vittoria Puccini, che si è generata da sola, ascoltando questa pregevole artista del nostro tempo parlare dei suoi progetti, raccontare la sua vita di giovane aspirante al mondo del cinema e, poi, di attrice affermata. Con la naturalezza di chi ha molto da dire e da dare al mondo(…)
L’intervista completa è disponibile nel fascicolo luglio-settembre 2021 di Nuova Antologia acquistabile sul sito www.leonardolibri.com